Cassazione penale Sez. III sentenza n. 9714 del 7 marzo 2024

ECLI:IT:CASS:2024:9714PEN

Massima

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La sussistenza delle esigenze cautelari e l'adeguatezza della misura carceraria possono essere presuntivamente riconosciute in relazione al reato di partecipazione ad associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti, in presenza di elementi concreti che dimostrino il ruolo centrale e qualificato dell'indagato nell'ambito del sodalizio criminoso, come la sua competenza e capacità nella lavorazione della droga, i costanti contatti con gli acquirenti abituali e il corriere, nonché lo svolgimento di ulteriori compiti operativi quali il ritiro di ingenti somme di denaro provento delle attività illecite e il trasporto della sostanza stupefacente. Tali elementi, unitamente alla mancata presa di distanze dal sodalizio e ai solidi legami dell'indagato con il Paese di origine, possono giustificare il rigetto dell'istanza di sostituzione della custodia cautelare in carcere con gli arresti domiciliari, anche se corredati dal braccialetto elettronico, in ragione del concreto e grave pericolo di reiterazione del reato, specie quando l'indagato ricopriva il ruolo di "chimico del gruppo" addetto al taglio della droga all'interno di un'abitazione privata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta da:

Dott. ANDREAZZA Gastone - Presidente

Dott. PAZIENZA Vittorio - Relatore

Dott. REYNAUD ((omissis)) - Consigliere

Dott. DI STASI Antonella - Consigliere

Dott. NOVIELLO Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente

SENTENZA
Sul ricorso proposto da:
Am.Lu., nato in Albania il (Omissis)
avverso l'ordinanza emessa il 22/09/2023 dal Tribunale di Milano
visti gli,,atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione del ((omissis)),
lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del ((omissis)), che ha concluso chiedendo dichiararsi l'inammissibilità del ricorso;
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 22/09/2023, il Tribunale di Milano ha rigettato l'appello proposto, ai sensi dell'art. 310 cod. proc. pen., da Am.Lu. avverso l'ordinanza con cui il G.i.p…

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