Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 27531 del 6 luglio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:27531PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale che, nell'esercizio delle proprie funzioni, sia oggetto di minacce o violenze da parte di un privato, finalizzate ad impedirne o condizionarne l'attività, può legittimamente richiedere l'intervento dell'autorità giudiziaria per la tutela dell'ordine pubblico e del corretto svolgimento delle attività istituzionali. In tali casi, il giudice è tenuto a valutare con rigore la condotta del privato, accertandone la finalità di ostacolare l'attività del pubblico ufficiale e di costringerlo a compiere o omettere atti contrari ai propri doveri di ufficio. La mera contestazione verbale delle attività svolte dal pubblico ufficiale, anche se aspra e polemica, non integra di per sé il reato di resistenza a pubblico ufficiale, essendo necessario che le espressioni utilizzate siano inequivocabilmente dirette a impedire o condizionare l'esercizio delle funzioni pubbliche. Nell'applicazione della relativa sanzione penale, il giudice gode di ampio potere discrezionale nella valutazione delle circostanze del caso concreto, ivi compresa la concessione di eventuali attenuanti generiche, purché tale valutazione sia adeguatamente motivata sulla base degli elementi di fatto emersi nel processo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LATTANZI Giorgio - Presidente

Dott. DI VIRGINIO Adolfo - Consigliere

Dott. IPPOLITO Francesco - Consigliere

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Consigliere

Dott. CARCANO Domenico - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Ma. Ri. , nato a (OMESSO);

avverso la sentenza in data 7-4-06 della Corte di Appello di Bari, sezione 1 penale.

Udita la relazione del Consigliere, Dott. ((omissis)).

Udita la requisitoria del P.G., Dott. ((omissis)), che ha concluso per la inammissibilita' del ricorso.

OSSERVA

1 .-. Ma. Ri. ricorre per cassazione avverso la sentenza indicata in epigrafe, con la quale la Corte di Appello di Bari, sez…

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