Consiglio di Stato sentenza n. 4379 del 2023

ECLI:IT:CDS:2023:4379SENT

Massima

Generata da Simpliciter
La revoca dell'autorizzazione all'esercizio di un impianto di distribuzione di carburanti è disposta dal Comune ai sensi dell'art. 100, comma 1, lett. a), della legge regionale lombarda n. 6 del 2010, qualora il titolare dell'autorizzazione sospenda l'attività senza darne preventiva comunicazione al Comune, come prescritto dall'art. 95, comma 1, della medesima legge. Tale previsione normativa persegue l'esigenza di garantire la continuità del servizio di distribuzione e vendita dei carburanti, imponendo ai titolari delle autorizzazioni l'obbligo di informare preventivamente l'amministrazione comunale in caso di temporanea interruzione dell'attività, a prescindere dalle ragioni che hanno determinato tale sospensione, anche qualora essa derivi da inadempimenti o condotte ostruzionistiche di soggetti terzi rispetto al titolare dell'autorizzazione. La revoca, in tali casi, costituisce una sanzione di natura vincolata, la cui motivazione si risolve nell'accertamento del mancato adempimento dell'obbligo di comunicazione preventiva, senza che l'amministrazione comunale debba valutare ulteriori profili di imputabilità o di gravità dell'inadempimento. Pertanto, la revoca dell'autorizzazione non è sindacabile per carenza di motivazione o eccesso di potere, essendo l'esercizio di un potere vincolato, conseguente all'accertamento dell'omessa comunicazione di cui all'art. 95 cit.

Sentenza completa

Pubblicato il 02/05/2023

N. 04379/2023REG.PROV.COLL.

N. 06632/2020 REG.RIC.

N. 10654/2021 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quinta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso in appello numero di registro generale 6632 del 2020, proposto da
Tamoil Italia S.p.A., in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dagli avvocati Andreina Degli Esposti e Riccardo Villata, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio dell’avvocato Riccardo Villata in Roma, via G. Caccini n. 1;

contro

Città di Desenzano del Garda, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'avvocato Emanuele Corli, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

nei confronti

Bena…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.