Cassazione penale Sez. I sentenza n. 30781 del 19 luglio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:30781PEN

Massima

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La misura di prevenzione patrimoniale della confisca può essere legittimamente adottata solo con riferimento ai beni acquisiti nell'arco temporale in cui si è manifestata la pericolosità sociale del soggetto proposto, essendo tale requisito temporale ineludibile presupposto della confisca stessa. Il giudice è pertanto tenuto a verificare e motivare analiticamente il nesso tra la pericolosità sociale del proposto e l'acquisizione di ciascuno dei beni oggetto di ablazione, senza poter prescindere da tale accertamento cronologico. Inoltre, il prevenuto deve essere posto in condizione di esercitare effettivamente il proprio diritto di difesa, potendo controdedurre in ordine alla legittima provenienza dei beni, attraverso l'allegazione di elementi idonei a dimostrare la lecita acquisizione degli stessi. Pertanto, il giudice è tenuto a valutare compiutamente le deduzioni difensive, confrontandosi analiticamente con la documentazione contabile e reddituale prodotta dal prevenuto, al fine di verificare la congruità del giudizio di sproporzione reddituale posto a fondamento del provvedimento ablativo. Solo all'esito di tale rivalutazione, effettuata nel rispetto dei principi di diritto enunciati, il giudice potrà legittimamente adottare il provvedimento di confisca.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CORTESE Arturo - Presidente

Dott. SANDRINI ((omissis)) - Consigliere

Dott. ROCCHI Giacomo - Consigliere

Dott. BONI Monica - Consigliere

Dott. CENTONZE Alessandro - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
1) (OMISSIS), nato il (OMISSIS);
2) (OMISSIS), nata il (OMISSIS);
3) (OMISSIS);
Avverso il decreto n. 89/2012 emesso l'08/02/2013 dalla Corte di appello di Catanzaro;
Sentita la relazione svolta dal Consigliere Dott. CENTONZE Alessandro;
Lette le conclusioni del Procuratore generale, in persona del Dott. IZZO Gioacchino, che ha chiesto l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con decreto emesso l'08/02/2013 la Corte di appello di Catanzaro confermava il …

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