Consiglio di Stato sentenza n. 6540 del 2020

ECLI:IT:CDS:2020:6540SENT

Massima

Generata da Simpliciter
Il provvedimento autorizzativo all'apertura e all'esercizio di una cava di materiale calcareo, rilasciato dall'amministrazione comunale con validità iniziale limitata a tre anni e prorogabile ai sensi della normativa vigente, non determina in capo al titolare un diritto soggettivo perfetto e incondizionato all'esercizio dell'attività estrattiva per l'intero periodo di durata del piano di coltivazione, essendo necessario il rinnovo periodico dell'autorizzazione sulla base della persistenza delle condizioni di comprovata necessità, valutate discrezionalmente dall'amministrazione. Pertanto, l'annullamento giurisdizionale del provvedimento di diniego di proroga dell'autorizzazione non comporta automaticamente la "reviviscenza" del titolo originario, essendo necessaria una nuova determinazione espressa dell'amministrazione competente, la cui mancanza non può essere surrogata dalla semplice inerzia del titolare, il quale è tenuto a sollecitare tempestivamente il rinnovo dell'autorizzazione scaduta. In assenza di tali presupposti, il mancato esercizio dell'attività estrattiva nel periodo successivo all'annullamento del provvedimento di diniego non può essere imputato all'amministrazione, né può dar luogo a un risarcimento del danno per lesione di un interesse legittimo pretensivo, in quanto non sussiste la ragionevole certezza o elevata probabilità che l'autorizzazione sarebbe stata comunque rinnovata. Analogamente, la domanda di risarcimento per perdita di chance è infondata, in mancanza della prova di una probabilità di successo almeno pari al cinquanta per cento.

Sentenza completa

Pubblicato il 27/10/2020

N. 06540/2020REG.PROV.COLL.

N. 03550/2012 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 3550 del 2012, proposto dalla Varia Costruzioni S.r.l., in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dagli avvocati ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso del primo in Roma, via Nomentana, n. 303,

contro

il Comune di Lucca, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dall’avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio dell’avvocato ((omissis)) in Roma, via Giunio Bazzoni 3,

per la riforma della sentenza del Tribunale amministrativo regionale per la Toscana, sezione seconda, n. 1507/2011, resa tra le parti.

Visti il r…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.