Cassazione penale Sez. I sentenza n. 33046 del 22 agosto 2012

ECLI:IT:CASS:2012:33046PEN

Massima

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Il legame di parentela con soggetti appartenenti ad un'associazione mafiosa, l'accompagnamento di tali soggetti in colloqui carcerari, la partecipazione a riunioni o incontri in cui siano presenti esponenti della medesima organizzazione criminale, nonché la designazione da parte di affiliati per la gestione di attività economiche, pur non costituendo di per sé prova della partecipazione all'associazione, possono tuttavia integrare gravi indizi di colpevolezza, tali da giustificare l'applicazione di misure cautelari, qualora, sulla base di un complessivo apprezzamento di tutti gli elementi di fatto, emerga un quadro indiziario solido e coerente, idoneo a far ritenere l'intraneo coinvolgimento del soggetto negli interessi e nelle attività della consorteria mafiosa. Ciò in quanto il diritto penale non può limitarsi a punire esclusivamente le condotte di partecipazione formale all'associazione, ma deve altresì reprimere quelle forme di agevolazione e di messa a disposizione della propria persona e dei propri mezzi a favore dell'organizzazione criminale, che, pur non integrando una vera e propria affiliazione, risultino comunque espressive di una adesione sostanziale agli scopi e ai metodi dell'associazione mafiosa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BARDOVAGNI Paolo - Presidente

Dott. TARDIO Angela - Consigliere

Dott. CAVALLO Aldo - Consigliere

Dott. CAPOZZI Raffaele - rel. Consigliere

Dott. BONI Monica - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 943/2010 TRIB. LIBERTA' di REGGIO CALABRIA, del 22/07/2011;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. RAFFAELE CAPOZZI;

sentite le conclusioni del PG Dott. Delehaye Enrico che ha chiesto dichiararsi inammissibile il ricorso per rinuncia.

RITENUTO IN FATTO

1. Con ordinanza del 22 luglio 2011 il Tribunale di Reggio Calabria ha rigettato l'appell…

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