Il vincolo indiretto di tutela di un bene culturale monumentale, ai sensi dell'art. 45 del D.lgs. 22 gennaio 2004, n. 42, può essere apposto dall'amministrazione competente per preservare l'integrità, la prospettiva e le condizioni di ambiente e di decoro del bene, anche attraverso l'imposizione di prescrizioni che incidono sull'intera area circostante, qualora questa risulti inscindibilmente legata al valore culturale del bene monumentale tutelato in via diretta. L'estensione e l'intensità del vincolo indiretto devono essere proporzionate alle esigenze di tutela del bene culturale, tenuto conto delle sue peculiari caratteristiche e del contesto territoriale in cui è inserito, senza che l'eventuale programmazione urbanistica dell'area o la presenza di edificazione preesistente possano costituire un limite all'esercizio di tale potere di tutela, il quale opera su un piano differente e sovraordinato rispetto alla pianificazione urbanistica. Il giudice può sindacare la legittimità del vincolo indiretto solo per difetto o manifesta illogicità della motivazione o errore di fatto, non potendo sostituire la propria valutazione tecnica a quella dell'amministrazione competente, la quale gode di un ampio margine di discrezionalità nella determinazione delle misure necessarie a preservare l'integrità e il valore culturale del bene monumentale.