Cassazione penale Sez. II sentenza n. 9405 del 4 marzo 2015

ECLI:IT:CASS:2015:9405PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel sindacare la motivazione di un provvedimento cautelare personale emesso dal tribunale del riesame, deve limitarsi a verificare la congruenza logica e la conformità ai principi di diritto delle argomentazioni utilizzate, senza poter procedere a una nuova valutazione degli elementi di fatto e di prova, la cui ponderazione è riservata in via esclusiva al giudice di merito. Pertanto, il ricorso per cassazione è ammissibile solo se denuncia la violazione di specifiche norme di legge ovvero la manifesta illogicità della motivazione, ma non quando si risolve in una mera prospettazione di una diversa ricostruzione e valutazione delle circostanze già esaminate dal giudice di merito. In particolare, ai fini dell'adozione di una misura cautelare, il requisito dei gravi indizi di colpevolezza non richiede lo stesso grado di precisione e concordanza degli indizi necessario per il giudizio di merito, essendo sufficiente l'emersione di elementi probatori idonei a fondare un giudizio di qualificata probabilità sulla responsabilità dell'indagato. Pertanto, la valutazione del peso probatorio degli indizi è compito riservato al giudice di merito, sindacabile in sede di legittimità solo sotto il profilo della sussistenza, adeguatezza, completezza e logicità della motivazione, senza possibilità di una nuova o diversa valutazione degli elementi fattuali e materiali della vicenda.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETTI Ciro - Presidente

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Consigliere

Dott. ALAMA Marco Mari - Consigliere

Dott. PELLEGRINO Andre - est. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), n. a (OMISSIS), rappresentato e assistito dall'avv. (OMISSIS) e dall'avv. (OMISSIS), di fiducia;

avverso l'ordinanza del Tribunale di Catania n. 1525/2014 in data 31.7.2014;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

sentita la relazione della causa fatta dal consigliere dott. Andrea Pellegrino;

udita la requisitoria del Sostituto procuratore generale dott. Roberto Aniello, il quale ha concluso chiedendo di dichiararsi l'i…

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