Cassazione penale Sez. II sentenza n. 11307 del 22 marzo 2011

ECLI:IT:CASS:2011:11307PEN

Massima

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Il possesso di reperti archeologici autentici, con evidenti segni di provenienza illecita, come la presenza di terriccio e la mancanza di indicazioni circa precedenti vicende traslative, integra il reato di ricettazione, anche in assenza di accertamenti tecnici specifici, quando le dichiarazioni testimoniali di funzionari delle soprintendenze confermano la sicura autenticità e il valore storico-archeologico dei beni. In tali casi, non è possibile ritenere integrato il meno grave reato di impossessamento illecito di beni culturali, in quanto la condotta del soggetto, caratterizzata dalla reiterazione degli episodi e dalla varietà tipologica dei reperti, risulta inconciliabile con tale fattispecie.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BARDOVAGNI Paolo - Presidente

Dott. PAGANO Filiberto - Consigliere

Dott. NUZZO Laurenza - rel. Consigliere

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) PI. ST. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 2263/2006 CORTE APPELLO di ROMA, del 04/11/2009;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 14/12/2010 la relazione fatta dal Consigliere Dott. LAURENZA NUZZO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)) che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;

Udito il difensore Avv. ((omissis)), del…

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