Cassazione penale Sez. II sentenza n. 51872 del 30 dicembre 2013

ECLI:IT:CASS:2013:51872PEN

Massima

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Il giudice, nel valutare la sussistenza delle esigenze cautelari per l'applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, deve tenere conto di tutti gli elementi rilevanti, tra cui l'età e l'incensuratezza dell'indagato, senza però considerare tali circostanze come elementi negativi ai fini della valutazione della pericolosità sociale. Inoltre, il giudice deve verificare se le esigenze cautelari, in particolare quella dell'inquinamento probatorio, possano essere adeguatamente tutelate anche con misure meno afflittive rispetto alla custodia in carcere, come gli arresti domiciliari. La motivazione del provvedimento deve essere logica e coerente, evitando contraddizioni nell'apprezzamento degli elementi di fatto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CARMENINI ((omissis)) - Presidente

Dott. PRESTIPINO Antonio - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

Dott. IASILLO Adriano - Consigliere

Dott. PELLEGRINO Andrea - est. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS), attualmente detenuto per questa causa, avverso l'ordinanza del Tribunale di Reggio Calabria Sezione del Riesame in data 06.05.2013;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

sentita la relazione della causa fatta dal consigliere Dott. PELLEGRINO Andrea;

udita la requisitoria del sostituto procuratore generale Dott. CEDRANGOLO Oscar, il quale ha concluso chiedendo che il ricorso sia dichiarato inammissibile per …

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