Consiglio di Stato sentenza n. 2112 del 2017

ECLI:IT:CDS:2017:2112SENT

Massima

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Il Comune può legittimamente disciplinare le occupazioni di suolo pubblico, anche in deroga alla normativa statale, prevedendo che le occupazioni per finalità edilizie siano considerate temporanee indipendentemente dalla durata effettiva dei lavori, in quanto tale scelta rientra nell'autonomia dell'ente locale nell'utilizzo e governo del territorio di sua competenza. Il Comune può quindi negare il rilascio di concessioni permanenti per occupazioni di suolo pubblico connesse all'attività edilizia, in quanto tali occupazioni devono essere considerate temporanee anche se la durata dei lavori eccede l'anno, senza che ciò comporti un contrasto con la disciplina statale in materia di determinazione dei presupposti impositivi. La definizione di occupazione temporanea o permanente contenuta nella normativa comunale non deve necessariamente coincidere con quella prevista dalla legge statale, essendo sufficiente che la disciplina comunale non si ponga in contrasto con i principi fondamentali della normativa nazionale. Il Comune può quindi legittimamente prevedere che le occupazioni di suolo pubblico per cantieri edili e stradali siano sempre considerate temporanee, indipendentemente dalla durata effettiva dei lavori, in quanto tale scelta rientra nell'autonomia dell'ente locale nell'utilizzo e governo del territorio di sua competenza, senza che ciò comporti un contrasto con la disciplina statale in materia di determinazione dei presupposti impositivi.

Sentenza completa

Pubblicato il 09/05/2017

N. 02112/2017REG.PROV.COLL.

N. 05092/2014 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quinta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso in appello iscritto al numero di registro generale 5092 del 2014, proposto dalla Como S.r.l., in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dall'avvocato Giulio Mastroianni, con domicilio eletto presso il suo studio in Roma, viale delle Medaglie D'Oro, n. 48;

contro

Roma Capitale, in persona del Sindaco, legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dall’avvocato Rosalda Rocchi, con la quale è domiciliata in Roma, via del Tempio di Giove, n. 21;

per la riforma della sentenza del T.A.R. del Lazio, Sezione II-ter, n. 10902/2013;

Visti il ricorso in appello e i relativi …

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