Il diritto di regolarizzazione dell'occupazione di un alloggio di edilizia residenziale pubblica, previsto dall'art. 15, comma 2-bis, del Regolamento Regionale n. 1/2004, è subordinato alla sussistenza di specifici requisiti, tra cui la prova della convivenza con il titolare dell'alloggio e del rapporto di parentela con lo stesso. In mancanza di tali presupposti, l'amministrazione competente è legittimata a respingere l'istanza di regolarizzazione, in quanto il richiedente non risulta essere compreso nel nucleo familiare del titolare al momento della domanda di assegnazione e non ha ottenuto l'autorizzazione all'ampliamento del nucleo familiare. Il giudice amministrativo, nel valutare la legittimità del provvedimento di rigetto, deve accertare la sussistenza di tali condizioni, essendo esse necessarie per il favorevole accoglimento della richiesta di regolarizzazione. La mancanza di tali requisiti comporta pertanto il rigetto dell'istanza, in quanto il richiedente non può vantare un diritto soggettivo all'assegnazione dell'alloggio, ma solo un interesse legittimo alla corretta applicazione della normativa in materia di edilizia residenziale pubblica.