Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 4216 del 7 febbraio 2022

ECLI:IT:CASS:2022:4216PEN

Massima

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Il reato di associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti, pur essendo un reato permanente, può cessare di essere tale qualora gli elementi acquisiti consentano di ritenere l'intervenuta cessazione della partecipazione dell'imputato all'associazione criminale, anche in epoca anteriore all'emissione della prima ordinanza cautelare. Pertanto, ai fini dell'applicazione del meccanismo di retrodatazione della decorrenza del termine di custodia cautelare previsto dall'art. 297, comma 3, c.p.p., è necessario che i fatti oggetto della seconda ordinanza cautelare siano stati commessi anteriormente all'emissione della prima ordinanza, e tale condizione non sussiste nell'ipotesi in cui la seconda ordinanza abbia ad oggetto la contestazione del reato associativo con formula "aperta", che indichi la permanenza del reato anche dopo l'emissione del primo provvedimento cautelare, a meno che gli elementi acquisiti non consentano di ritenere l'intervenuta cessazione della permanenza quanto meno alla data di emissione della prima ordinanza. Il giudice, nel valutare la sussistenza di tali presupposti, è tenuto a confrontarsi puntualmente con le specifiche contestazioni difensive, senza limitarsi a considerazioni meramente assertive o formali, ma verificando concretamente la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza già al momento dell'informativa precedente l'arresto dell'imputato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Presidente

Dott. GIORDANO Emilia A. - Consigliere

Dott. DE AMICIS Gaetano - Consigliere

Dott. GIORGI Maria S - rel. Consigliere

Dott. DI GERONIMO Paolo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 22/10/2021 del Tribunale di Roma, sezione riesame;
Visti gli atti, il provvedimento impugnato e i ricorsi;
udita la relazione svolta dal Consigliere GIORGI Maria Silvia;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale PERELLI Simone, che ha concluso chiedendo l'annullamento con rinvio del provvedimento impugnato.
RITENUTO IN FATTO
1. Il Tribunale di Roma, sezione riesame, con ordinanza del 1…

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