Il giudice amministrativo, nell'esercizio della propria giurisdizione, può dichiarare l'inammissibilità di un ricorso per difetto di giurisdizione laddove la controversia riguardi esclusivamente profili patrimoniali e non investa questioni attinenti all'esercizio di poteri autoritativi da parte della pubblica amministrazione. In tali casi, la cognizione della controversia spetta al giudice ordinario. Tuttavia, il giudice amministrativo può comunque esaminare e respingere nel merito le censure relative alla legittimità degli atti impugnati che attengono all'esercizio di poteri pubblicistici, come nel caso di provvedimenti che dispongono la prosecuzione di un servizio pubblico locale in deroga alla disciplina ordinaria, qualora tale deroga risulti adeguatamente motivata in relazione a sopravvenute circostanze emergenziali e transitorie, quali la riduzione delle risorse finanziarie, la riforma dell'ordinamento delle province e la necessità di garantire comunque la continuità del servizio in attesa della definizione di una nuova rete regionale di trasporto pubblico locale.