Il mutamento di destinazione d'uso di un immobile rurale in zona agricola, ai sensi dell'art. 6 bis della L.R. Campania n. 19/2009, presuppone la preesistenza di un fabbricato regolarmente assentito e in corso di realizzazione, non essendo sufficiente la mera esistenza di un titolo abilitativo scaduto e di opere edilizie limitate allo scavo di fondazione e alla posa in opera di una base in calcestruzzo non armato. Inoltre, il permesso di costruire originario decade con l'entrata in vigore di contrastanti previsioni urbanistiche, salvo che i lavori siano già iniziati e vengano completati nel termine di tre anni dalla data di inizio, circostanza che non ricorre nella fattispecie in esame. Pertanto, in assenza dei presupposti di legge, il diniego dell'amministrazione comunale di autorizzare il cambio di destinazione d'uso e di concedere la proroga del termine di realizzazione dei lavori risulta legittimo, non essendo applicabile l'istituto del silenzio-assenso in quanto manca il presupposto fondamentale della preesistenza dell'immobile oggetto del mutamento di destinazione d'uso.