Cassazione penale Sez. V sentenza n. 8663 del 27 febbraio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:8663PEN

Massima

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Il rilascio di false dichiarazioni sulla propria identità a pubblici ufficiali in occasione della redazione di un verbale di contravvenzione, in quanto atto pubblico, integra il reato di false dichiarazioni sulla identità personale di cui all'art. 495 c.p. e non quello di false informazioni al pubblico ufficiale di cui all'art. 496 c.p. Tale fattispecie criminosa sussiste anche qualora il giudice di appello abbia confermato la responsabilità dell'imputato per tale reato, essendo precluso ogni ulteriore esame, ivi compreso quello relativo alla prescrizione, in caso di impugnazione inammissibile, la quale è inidonea a determinare un nuovo grado di giudizio e rende impossibile ogni controllo diverso da quello diretto al riconoscimento dell'impossibilità di giudicare.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FAZZIOLI Edoardo - Presidente

Dott. COLONNESE Andrea - Consigliere

Dott. FERRUA Giuliana - Consigliere

Dott. AMATO Alfonso - Consigliere

Dott. SCALERA Vito - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

BR. Va. nato il (OMESSO);

avverso la sentenza emessa il 28/2/06 dalla Corte di appello di Bologna;

Udita in pubblica udienza la relazione fatta dal consigliere Dott. FERRUA Giuliana;

Udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. VIGLIETTA Gianfranco, che ha concluso per la declaratoria di inammissibilita' del ricorso.

MOTIVI DI RICORSO E RAGIONI DELLA DECISIONE

Con sentenza 8/11/01 il Tribunale monocratico di Rimini dichiarava …

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