Consiglio di Stato sentenza n. 3900 del 2006

ECLI:IT:CDS:2006:3900SENT

Massima

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La cessione di azienda ubicata nello stesso locale della rivendita di generi di monopolio, ai sensi dell'art. 31 della legge n. 1293 del 1957, non comporta l'automatica assegnazione della rivendita al cessionario a trattativa privata, ma richiede una valutazione discrezionale dell'amministrazione finanziaria volta a verificare la sussistenza dell'interesse pubblico. Tale valutazione presuppone la cessione dell'intera azienda del cedente in un'unica operazione economico-commerciale, non essendo sufficiente la cessione di singoli rami d'azienda in tempi diversi. L'amministrazione, infatti, deve poter apprezzare la complessiva operazione di cessione al fine di valutare se essa sia idonea a soddisfare l'interesse pubblico sotteso alla disciplina delle rivendite di generi di monopolio, interesse che costituisce il parametro in base al quale esercitare il potere discrezionale di assegnazione della rivendita al cessionario. Solo in presenza di una cessione dell'intera azienda, l'amministrazione può procedere all'assegnazione della rivendita a trattativa privata, in quanto ciò consente di verificare la sussistenza dell'interesse pubblico, altrimenti non apprezzabile in caso di cessione frazionata di singoli rami d'azienda. La norma, pertanto, non attribuisce ai soggetti privati una posizione di diritto soggettivo all'assegnazione della rivendita, ma riconosce all'amministrazione un potere discrezionale funzionale al perseguimento dell'interesse pubblico, il cui esercizio è condizionato alla cessione dell'intera azienda.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale
(Sezione Quarta)
ha pronunciato la seguente
DECISIONE
sul ricorso in appello iscritto al NRG. 7374 dell'anno 1999 proposto dall'AMMINISTRAZIONE AUTONOMA DEI MONOPOLI DI STATO, in persona del legale rappresentante in carica, rappresentato e difeso dall'Avvocatura generale dello Stato, presso la quale domicilia ope legis in Ro. ((omissis)). Po. n. 12;
contro
Pi. Pa. e Ma. To., rappresentati e difesi dall'avvocato Um. Sc. con il quale sono elettivamente domiciliati in Ro., via Cr., n. 107;
per l'annullamento
della sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio, sez. II, n. 1369 del 24 maggio 1999;
Visto il ricorso in appello con i relativi allegati;
Visto l'atto di costituzione in giudizio dei signori Pi. Pa. e Ma. To.;
Visti gli atti tutti della causa;
Relatore alla pubblica udienza del 17 febbraio 2006 il …

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