Cassazione civile Sez. I ordinanza n. 15772 del 15 giugno 2018

ECLI:IT:CASS:2018:15772CIV

Massima

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Il collaudo di un'opera pubblica, una volta approvato dalla stazione appaltante, comporta il riconoscimento del credito dell'appaltatore per i lavori eseguiti, salva la facoltà della committente di contestare in sede di approvazione del collaudo eventuali danni o penali. L'approvazione del collaudo, infatti, implica l'accettazione dell'opera da parte dell'amministrazione e il conseguente sorgere degli obblighi di pagamento del corrispettivo dovuto all'appaltatore. Pertanto, la stazione appaltante non può unilateralmente modificare o rettificare il certificato di collaudo, se non attraverso il procedimento specifico previsto dalla legge per le contestazioni e le penali. L'omessa attivazione di tale procedimento comporta l'improponibilità in sede giudiziaria delle relative richieste da parte della pubblica amministrazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA CIVILE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TIRELLI Francesco - Presidente

Dott. SAMBITO Maria G.C. - rel. Consigliere

Dott. MERCOLINO Guido - Consigliere

Dott. CAMPESE Eduardo - Consigliere

Dott. CIRESE Marina - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA
sul ricorso 11109/2014 proposto da:
(OMISSIS) Co.me.co. in liquidazione, in persona del liquidatore pro tempore, elettivamente domiciliato in (OMISSIS), presso lo studio del Dott. (OMISSIS), rappresentato e difeso dall'avvocato (OMISSIS), giusta procura a margine del ricorso;
- ricorrente -
contro
Comunita' Montana (OMISSIS), gia' Comunita' Montana (OMISSIS), in persona del Commissario pro tempore, elettivamente domiciliata in (OMISSIS), presso lo studio dell'avvocato (OMISSIS), rappresentata e d…

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