Il diniego di concessione edilizia in sanatoria può essere legittimamente motivato con il riferimento alle risultanze di un rilievo aerofotogrammetrico, il quale costituisce un atto ricognitivo di carattere strumentale che, inserendosi in un procedimento preordinato all'emanazione di un provvedimento, assume la stessa efficacia probatoria degli atti formatisi in seno all'Amministrazione. Pertanto, grava sul privato l'onere di fornire una prova contraria idonea a superare la presunzione di legittimità di tale atto amministrativo. Il silenzio-assenso sulla domanda di sanatoria, previsto dall'art. 32, comma 37, del d.l. n. 269/2003, non opera qualora non sia integralmente dimostrato il requisito sostanziale relativo al tempo di ultimazione dei lavori, essendo tale elemento rilevante affinché possano essere utilmente esercitati i poteri di verifica dell'Amministrazione comunale. Inoltre, la formazione della fattispecie silenziosa favorevole presuppone, in via di principio, la completezza della domanda di sanatoria.