Cassazione penale Sez. II sentenza n. 10348 del 16 marzo 2010

ECLI:IT:CASS:2010:10348PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il giudice di legittimità, nell'esaminare il ricorso avverso la sentenza di assoluzione pronunciata in appello, afferma che il ricorso è inammissibile in quanto i motivi dedotti si risolvono in una mera critica alla valutazione in fatto operata dai giudici di merito, la quale risulta sorretta da una motivazione immune da vizi logico-giuridici e pertanto incensurabile in sede di legittimità. In particolare, le obiezioni dei ricorrenti circa il carattere postdatato degli assegni e la prova dello stato di bisogno della parte offesa mirano soltanto a sollecitare una diversa delibazione delle risultanze di causa al fine di inficiare la mera persuasività, e non la logicità, delle argomentazioni svolte dai giudici del gravame. Inoltre, i riferimenti alle dichiarazioni rese in dibattimento dalle parti civili e ai passi della deposizione del fratello dell'imputato, lungi dal denunciare un ipotetico travisamento della prova, integrano soltanto un'istanza di differente rilettura degli atti e di diversa delibazione sull'attendibilità dell'ipotesi accusatoria, il che è precluso in sede di legittimità. Pertanto, il giudice di legittimità, nel dichiarare inammissibile il ricorso, afferma il principio secondo cui il ricorso per cassazione non può censurare la mera persuasività della motivazione adottata dai giudici di merito, né sollecitare una diversa valutazione delle risultanze probatorie, quando la motivazione stessa risulti immune da vizi logico-giuridici.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ESPOSITO Antonio - Presidente

Dott. NUZZO Laurenza - Consigliere

Dott. MANNA Antonio - Consigliere

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - Consigliere

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Ce. Bi. e Pe. Mi. ;

nel procedimento a carico di:

Si. An. ;

avverso la sentenza 20.6.08 della Corte d'Appello di Roma;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

udita in pubblica udienza la relazione del Consigliere Dott. ((omissis));

udito il Procuratore Generale nella persona del Dott. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;

udita la difesa di parte civile - Avv. ((omissis)) -, che ha conclu…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.