Tribunale Amministrativo Regionale Piemonte - Torino sentenza n. 59 del 2015

ECLI:IT:TARPIE:2015:59SENT

Massima

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Il ricorso amministrativo diviene improcedibile qualora la parte ricorrente dichiari di non avere più interesse alla decisione della causa, determinando così la sopravvenuta carenza di interesse alla pronuncia giurisdizionale. In tale ipotesi, il giudice è tenuto a dichiarare l'improcedibilità del ricorso, compensando le spese di lite tra le parti in considerazione dell'esito processuale. Il principio di diritto affermato mira a garantire l'economia processuale e l'efficienza dell'azione amministrativa, evitando pronunce su questioni divenute prive di utilità per i soggetti coinvolti. La declaratoria di improcedibilità, in assenza di un esame nel merito, non pregiudica la possibilità per la parte ricorrente di proporre un nuovo ricorso avverso il medesimo provvedimento, qualora permanga il suo interesse alla decisione. Il giudice, nel disporre la compensazione delle spese, tiene conto della peculiare situazione processuale determinatasi per effetto della rinuncia della parte ricorrente, la quale ha impedito una pronuncia nel merito della controversia.

Sentenza completa

N. 00588/2006
REG.RIC.

N. 00059/2015 REG.PROV.COLL.

N. 00588/2006 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Piemonte

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 588 del 2006, proposto da:
((omissis)), ((omissis)), rappresentati e difesi dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Torino, Via Sant'Antonino, 30;

contro

COMUNE DI NICHELINO;

nei confronti di

((omissis)), rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Torino, corso ((omissis)), 23;

per l'annullamento

- del provvedimento a firma del dirigente dell'Area Tecnica del Comune di Nichelino arch. ((omissis)) nonchè del responsabile del procedimento geom. ((omissis)), adottato il 16.03.200…

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