Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Latina sentenza n. 238 del 2018

ECLI:IT:TARLT:2018:238SENT

Massima

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L'ordine di demolizione di opere edilizie abusive costituisce un atto dovuto per l'amministrazione comunale, in presenza dell'accertamento di opere realizzate in assenza di titolo edilizio o in totale difformità dallo stesso, anche in contesti paesaggisticamente vincolati. La presentazione di una denuncia di inizio attività (d.i.a.) o di una segnalazione certificata di inizio attività (s.c.i.a.) successiva all'esecuzione dei lavori non può sanare la situazione di abusività, essendo tali istituti preordinati alla preventiva comunicazione all'amministrazione dell'intenzione di eseguire determinati interventi edilizi. Ove l'interessato abbia realizzato opere difformi rispetto ai progetti allegati alle d.i.a. o s.c.i.a. presentate, l'unica possibilità per ottenere la sanatoria è l'attivazione di un procedimento di accertamento di conformità, non potendo egli pretendere di legittimare ex post quanto realizzato mediante la presentazione di nuove d.i.a. o s.c.i.a. L'amministrazione, pertanto, non è tenuta ad attendere l'esito di eventuali nuove istanze presentate dopo l'accertamento dell'abuso, potendo e dovendo procedere all'emanazione dell'ordine di demolizione. Ciò vale anche nel caso in cui l'interessato abbia ottenuto in precedenza un'autorizzazione paesaggistica, in quanto tale autorizzazione non può comunque legittimare opere realizzate in assenza di titolo edilizio o in totale difformità dallo stesso. L'ordine di demolizione costituisce, dunque, un atto dovuto per l'amministrazione, a fronte dell'accertamento di una situazione di abusività edilizia, senza che possano rilevare eventuali vizi procedimentali o istruttori nell'adozione del provvedimento sanzionatorio.

Sentenza completa

Pubblicato il 08/05/2018

N. 00238/2018 REG.PROV.COLL.

N. 00827/2016 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

sezione staccata di Latina (Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso n. 827 del 2016 R.G., proposto da ((omissis)) e ((omissis)), rappresentati e difesi dagli avvocati ((omissis)), ((omissis)) e ((omissis)), da intendersi domiciliati agli effetti del presente giudizio presso la segreteria della sezione;

contro

il comune di Minturno, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall’avvocato ((omissis)), da intendersi domiciliato agli effetti del presente giudizio presso la segreteria della sezione;

per l’annullamento, previa sospensione dell’esecuzione

dell’ordinanza di sospensione lavori e demolizione n. 28 del 19 agosto 2016, dell’ordina…

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