Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Il Comune, nell'espletamento di procedure selettive per l'assegnazione di concessioni di posteggi su aree pubbliche, è tenuto al rispetto dei principi di parità di trattamento e non discriminazione, sanciti a livello comunitario e costituzionale. L'attribuzione di un punteggio premiale ai soli concorrenti di sesso femminile, in assenza di una giustificazione oggettiva e ragionevole, integra una condotta discriminatoria e illegittima, che comporta la responsabilità risarcitoria dell'amministrazione per i danni patrimoniali subiti dal partecipante escluso ingiustamente dalla procedura. Il Comune è pertanto tenuto a risarcire il danno per il mancato guadagno e la svalutazione dell'avviamento commerciale, salvo che il privato non abbia omesso di tutelare tempestivamente i propri diritti mediante l'impugnazione degli atti illegittimi, in applicazione del principio di concorso di colpa di cui all'art. 1227, comma 2, c.c.