Cassazione penale Sez. II sentenza n. 25494 del 28 giugno 2012

ECLI:IT:CASS:2012:25494PEN

Massima

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La partecipazione all'associazione di tipo mafioso può essere desunta da una pluralità di indicatori fattuali, quali i comportamenti tenuti nelle pregresse fasi di "osservazione" e "prova", l'affiliazione rituale, l'investitura della qualifica di "uomo d'onore", la commissione di delitti-scopo, oltre a molteplici e significativi "facta concludenti", idonei a dare la sicura dimostrazione della costante permanenza del vincolo associativo, senza alcun automatismo probatorio, con puntuale riferimento allo specifico periodo temporale considerato dall'imputazione. Anche il soggetto che, pur qualificandosi come mero "intermediario", gestisce in prima persona la riscossione delle somme richieste alle vittime, facendo espresso riferimento agli "amici" del capo dell'associazione e dichiarando di aver ottenuto per loro uno "sconto", ovvero assicurando che, se avessero fatto il suo nome, non sarebbe successo nulla, può essere ritenuto partecipe dell'associazione mafiosa, in quanto tale condotta rivela come egli sia a tal punto inserito nella consorteria criminosa da potersi permettere di spendere il nome del gruppo senza timore di ripercussione alcuna, dimostrando così una intraneità al gruppo che va ben oltre la semplice agevolazione. Ciò in quanto la partecipazione all'associazione di tipo mafioso non richiede necessariamente uno "status" di appartenenza, ma può essere riferita a colui che si trovi in rapporto di stabile e organica compenetrazione con il tessuto organizzativo del sodalizio, tale da implicare un ruolo dinamico e funzionale, in esplicazione del quale l'interessato "prende parte" al fenomeno associativo, rimanendo a disposizione dell'ente per il perseguimento dei comuni fini criminosi.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIANDANESE Franco - Presidente

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. MACCHIA Alberto - Consigliere

Dott. TADDEI Margherita - Consigliere

Dott. CERVADORO Mirella - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

Avverso l'ordinanza n.771/2011 del Tribunale del Riesame di Messina, del 4.10.2011;

Sentita la relazione della causa fatta dal Consigliere Dr. ((omissis));

Udita la requisitoria del sostituto procuratore generale, nella persona del Dr. D'((omissis)), che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.

Udito il difensore avv. (OMISSIS) che ha concluso per l'accoglimento del ricorso.

OSSERVA

Con ordinanza del 1…

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