Cassazione penale Sez. III sentenza n. 3948 del 29 gennaio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:3948PEN

Massima

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Il provvedimento di divieto di accesso agli stadi e di obbligo di presentazione all'autorità di polizia, adottato dal Questore nei confronti di un soggetto che ha partecipato attivamente ad azioni di violenza e danneggiamento in occasione di una manifestazione sportiva, è legittimo e correttamente motivato laddove risulti accertata la sua effettiva partecipazione ai fatti, anche sulla base di precedenti penali e di provvedimenti di divieto di accesso già adottati in suo confronto. Tali misure, infatti, rispondono all'esigenza di prevenire il pericolo di reiterazione di condotte violente e di tutelare l'ordine e la sicurezza pubblica in occasione di eventi sportivi, non essendo sufficiente il solo divieto di accesso agli stadi quando il soggetto abbia già dimostrato di non rispettare tali prescrizioni. La motivazione del provvedimento deve dare conto in modo logico e coerente degli elementi che hanno condotto all'adozione delle misure, senza che sia necessario un'analitica confutazione di tutte le deduzioni difensive.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SQUASSONI Claudia - Presidente

Dott. RAMACCI Luca - Consigliere

Dott. GAZZARA Santi - rel. Consigliere

Dott. SCARCELLA Alessio - Consigliere

Dott. ANDRONIO Alessandro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso il decreto n. 302240/2013 GIP TRIBUNALE di NAPOLI, del 24/04/2013;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. SANTI GAZZARA;

lette le conclusioni del PG Dott. Viola Alfredo Pompeo, che ha chiesto il rigetto del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

Il Gip presso il Tribunale di Napoli, con ordinanza del 24/4/2013 ha convalidato il provvedimento, adottato dal Questore di Napoli i…

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