Cassazione penale Sez. II sentenza n. 51084 del 30 novembre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:51084PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza e delle esigenze cautelari ai fini dell'applicazione di una misura cautelare personale, deve verificare la congruenza della motivazione del provvedimento impugnato rispetto ai canoni della logica e ai principi di diritto, senza poter sindacare la ricostruzione dei fatti operata dal giudice di merito. In particolare, con riferimento alle esigenze cautelari di cui all'art. 274 c.p.p., il giudice è tenuto a motivare in modo rigoroso sull'attualità e concretezza del pericolo di reiterazione del reato, valutando non solo la gravità astratta del titolo di reato, ma anche le modalità della condotta, il tempo trascorso dalla commissione del fatto, la personalità dell'indagato e la sua propensione a delinquere desumibile dai precedenti penali e dalla mancanza di stabile attività lavorativa. La motivazione deve dare conto della sussistenza di elementi indicativi recenti, idonei a dimostrare l'effettività del pericolo di concretizzazione dei rischi che la misura cautelare è chiamata a neutralizzare, evitando valutazioni meramente ipotetiche o astratte. Ciò al fine di rispettare il rinnovato monito di attenzione del legislatore, che con l'espressa previsione dell'attualità del pericolo cautelare ha inteso rafforzare l'obbligo di una compiuta e rigorosa motivazione in ordine alle esigenze cautelari.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PRESTIPINO Antonio - Presidente

Dott. IMPERIALI Luciano - Consigliere

Dott. PELLEGRINO Andrea - rel. Consigliere

Dott. PARDO Ignazio - Consigliere

Dott. ARIOLLI Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto nell'interesse di:
(OMISSIS), n. a (OMISSIS), rappresentato e assistito dall'avv. (OMISSIS), di fiducia, avverso l'ordinanza del Tribunale di Roma, sezione 3 bis, in funzione di giudice del riesame, n. 1537/2016, in data 13/06/2016; visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
sentita la relazione della causa fatta dal consigliere dott. ((omissis));
udita la requisitoria del Sostituto Procuratore generale Dott. ROMANO Giulio…

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