Consiglio di Stato sentenza n. 8284 del 2021

ECLI:IT:CDS:2021:8284SENT

Massima

Generata da Simpliciter
La revoca della concessione d'uso di un impianto sportivo comunale e la conseguente risoluzione della convenzione accessiva sono legittimamente disposte dall'amministrazione comunale qualora la società concessionaria non ottenga la licenza nazionale necessaria per l'iscrizione al campionato di competenza, in quanto tale evento compromette le finalità essenziali della concessione, indipendentemente da eventuali inadempimenti della società agli obblighi convenzionali relativi alla manutenzione e gestione dell'impianto. La competenza all'adozione di tali provvedimenti di autotutela spetta al dirigente comunale competente, in quanto rientranti tra i provvedimenti di concessione e revoca di beni pubblici di cui all'art. 107, comma 3, lett. f), del d.lgs. n. 267/2000 (TUEL), e non agli organi di indirizzo politico-amministrativo dell'ente locale, atteso che la valutazione degli inadempimenti e la conseguente decisione di revocare la concessione non implicano scelte di natura discrezionale di carattere politico. Inoltre, in presenza di un provvedimento di revoca fondato su ragioni di natura vincolata, come il mancato ottenimento della licenza federale, non è necessaria la previa comunicazione di avvio del procedimento, in applicazione dell'art. 21-octies, comma 2, della legge n. 241/1990. Infine, la mancata esecuzione da parte del concessionario degli interventi manutentivi imposti con ordinanza sindacale, pur costituendo un autonomo inadempimento contrattuale, non è di per sé sufficiente a giustificare la risoluzione della convenzione, in assenza di una espressa previsione in tal senso, potendo al più comportare l'esecuzione d'ufficio in danno del concessionario.

Sentenza completa

Pubblicato il 13/12/2021

N. 08284/2021REG.PROV.COLL.

N. 01365/2016 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quinta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso in appello numero di registro generale 1365 del 2016, proposto da
Curatela del Fallimento U.S. Foggia S.p.a., in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dagli avvocati Domenico Fasanella e Antonio Leonardo Deramo, con domicilio eletto presso lo studio Potito Flagella in Roma, via del Casale Strozzi n. 33;

contro

Comune di Foggia, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'avvocato Antonio Puzio, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;
Figc - Lega Nazionale Dilettanti della Federazione Italiano Giuoco Calcio, in persona del legale rappresentante

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.