Consiglio di Stato sentenza n. 2429 del 2006

ECLI:IT:CDS:2006:2429SENT

Massima

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Il provvedimento amministrativo di diniego della revoca del divieto di detenzione di armi e munizioni deve essere adeguatamente motivato, indicando in modo chiaro e specifico i presupposti di fatto e di diritto che hanno determinato la decisione dell'amministrazione, in relazione alle risultanze dell'istruttoria svolta. L'amministrazione non può integrare la motivazione carente del provvedimento impugnato in sede giudiziale, in quanto la motivazione deve precedere e non seguire cronologicamente la parte dispositiva dell'atto. Il difetto di motivazione del provvedimento amministrativo comporta l'annullamento dello stesso, fermo restando la possibilità per l'amministrazione di rivalutare autonomamente i fatti e desumere la permanenza di un pericolo di abuso delle armi, ostativo alla richiesta revoca del divieto, purché ne esponga chiaramente ed adeguatamente le ragioni, valutando i fatti sopravvenuti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale
(Sezione Sesta)
ha pronunciato la seguente
DECISIONE
sul ricorso in appello n. 10343 del 1997 proposto da Ma. Sa., rappresentato e difeso dall'avv. Er. Pr., con il quale è elettivamente domiciliato in Ro., via R. Gr. La. n. 76, presso lo studio dell'avv. St. Ia.;
contro
la Prefettura di Napoli, in persona del Prefetto p.t., e il Ministero dell'Interno, in persona del Ministro p.t., rappresentati e difesi dall'Avvocatura Generale dello Stato, presso i cui uffici sono per legge domiciliati in Ro., via dei Po. n. 12;
per l'annullamento
della sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale della Campania - Napoli, Sezione IV, n. 530/ 1996 in data 5 settembre 1996, resa tra le parti;
visto il ricorso con i relativi allegati;
visto l'atto di costituzione in giudizio dell'Amministrazione dell'Interno;
alla pubblica udi…

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