ECLI:IT:CASS:2002:32831PEN
In fatto, si rileva che il Tribunale di Palermo -Sezione per il riesame- confermava, con provvedimento in data 15 novembre 2001, l'ordinanza resa dal Gip presso il Tribunale di Sciacca che applicava la misura cautelare della custodia in carcere all'impugnante, indagato in ordine ai delitti di concorso in omicidio volontario di P. G. e rapina in pregiudizio dello stesso. In precedenza, la Suprema Corte aveva annullato l'ordinanza data dal Tribunale del riesame, a conferma di atto restrittivo, rilevando l'inutilizzabilità delle dichiarazioni accusatorie rese da L. S. e da V. A., poiché la prima doveva essere interrogata alla presenza del difensore, quale coindagata nel reato di omicidio, e la seconda, doveva essere avvertita della facoltà di astenersi dal rispondere, in quanto sorella dell'attuale indagato. Di conseguenza, il rinvio ai giudici di merito per il nuovo esame, era diretto a verificare se le dichiarazioni di G. G., altro coindagato, ed uniche util…
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