Cassazione penale Sez. V sentenza n. 19047 del 9 maggio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:19047PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: L'aggressione fisica reiterata e violenta, anche con l'utilizzo di un'arma da taglio, che cagioni alla vittima lesioni personali gravi tali da mettere in pericolo la sua vita, integra il reato di lesioni personali gravi, con le aggravanti della futilità del motivo e dell'aver profittato della propria esperienza nel combattimento corpo a corpo per sopraffare la difesa della vittima. Il giudice di merito, nel valutare le risultanze processuali, può legittimamente riconoscere tali aggravanti sulla base di una corretta e congrua motivazione, senza che ciò possa essere sindacato in sede di legittimità, salvo vizi logici o giuridici manifesti. In particolare, l'apprezzamento della consulenza medica che accerti il pericolo di vita per la vittima, anche se solo per un breve lasso di tempo, è immune da censure di legittimità, in quanto rientra nella valutazione discrezionale del giudice di merito. Ogni diversa questione relativa alla mancata considerazione di un asserito comportamento aggressivo della vittima attiene a profili di mero fatto, insindacabili in sede di legittimità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FERRUA Giuliana - Presidente

Dott. AMATO Alfonso - Consigliere

Dott. ROTELLA Mario - Consigliere

Dott. SCALERA Vito - Consigliere

Dott. BRUNO Paolo Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

avv. IPPOLITI Pietro, difensore di MA. Ol. , nato in (OMESSO);

avverso la sentenza della Corte d'Appello di Bologna del 14 febbraio 2006;

Sentita la relazione del Consigliere dr. Paolo Antonio BRUNO;

Udite le conclusioni del Procuratore Generale in sede, in persona del Sostituto dr. Vito D'Ambrosio, che ha chiesto il rigetto del ricorso.

SVOLGIMENTO DEL PROCESSO

Ma. Ol. era chiamato a rispondere, innanzi al T…

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