Consiglio di Stato sentenza n. 7507 del 2024

ECLI:IT:CDS:2024:7507SENT

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è che l'apposizione di un vincolo di interesse culturale su un bene privato da parte della Pubblica Amministrazione deve rispettare il principio di proporzionalità, valutando attentamente se il mezzo prescelto (l'imposizione del vincolo sull'intero complesso) sia effettivamente necessario e il meno pregiudizievole per il proprietario, in modo da consentire un ragionevole utilizzo del bene. La Pubblica Amministrazione, nell'esercizio del proprio potere discrezionale di tutela dei beni culturali, è tenuta a motivare adeguatamente le ragioni per le quali ritiene indispensabile l'apposizione del vincolo sull'intero complesso, indicando puntualmente quali siano gli specifici elementi di interesse culturale che giustificano tale scelta, al fine di evitare che il provvedimento risulti sproporzionato e di fatto precluda qualsiasi possibilità di utilizzo economico del bene da parte del proprietario. Il principio di proporzionalità impone all'Amministrazione di valutare con attenzione se non sia possibile perseguire l'obiettivo di tutela del bene culturale attraverso misure meno incisive sulla proprietà privata, ad esempio vincolando solo le parti del complesso che presentano effettivamente un interesse culturale di particolare rilievo, e fornendo al proprietario indicazioni specifiche sulle prescrizioni di tutela, in un'ottica di collaborazione finalizzata a conciliare l'interesse pubblico alla conservazione del bene con le esigenze di utilizzo del proprietario. L'omessa considerazione di tali profili da parte dell'Amministrazione, e la mancata adeguata motivazione in ordine alle ragioni per le quali l'intero complesso debba essere assoggettato al vincolo, rendono il provvedimento sproporzionato e, pertanto, illegittimo per violazione del principio di proporzionalità.

Sentenza completa

Pubblicato il 10/09/2024

N. 07507/2024REG.PROV.COLL.

N. 07685/2020 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 7685 del 2020, proposto da
Societa' ((omissis)) & Figli S.r.l., in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio del dott. ((omissis)) in Roma, via ((omissis)) n.30;

contro

Ministero per i Beni e le Attivita' Culturali e per il Turismo, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'Avvocatura Generale dello Stato, domiciliataria
ex lege
in Roma, via dei Portoghesi, 12;

per la riforma

della se…

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