Il Tribunale Amministrativo Regionale, nel dichiarare improcedibili i ricorsi proposti da un laboratorio di analisi cliniche contro l'Asl Napoli 2 Nord, la Regione Campania e il Commissario ad Acta per l'Attuazione del Piano di Rientro Sanitario Regionale, per l'annullamento del silenzio serbato sulle istanze di trasformazione del rapporto di accreditamento da gestione individuale a societaria, afferma il principio secondo cui la sopravvenuta carenza di interesse della parte ricorrente, ai sensi dell'art. 35, comma 1, lettera c), del Codice del Processo Amministrativo, determina l'improcedibilità del ricorso, indipendentemente dal merito delle questioni dedotte, in quanto l'interesse all'annullamento dell'atto impugnato deve permanere per tutto il corso del giudizio. Tale principio trova applicazione anche nei casi in cui il ricorrente, pur avendo originariamente un interesse legittimo all'impugnazione, successivamente dichiara di non avere più interesse alla trattazione del ricorso, determinando così la sopravvenuta carenza di interesse che comporta l'improcedibilità del ricorso stesso. In tali ipotesi, il Giudice Amministrativo, nel dichiarare l'improcedibilità del ricorso, compensa le spese di lite, in considerazione dell'esito del giudizio.