Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 3600 del 2014

ECLI:IT:TARLAZ:2014:3600SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare la controversia relativa all'annullamento in autotutela di una precedente delibera comunale di approvazione di una variante ad un piano di lottizzazione, ha affermato i seguenti principi giuridici: 1. L'annullamento d'ufficio di un atto amministrativo presuppone una congrua motivazione sull'interesse pubblico attuale e concreto a sostegno dell'esercizio discrezionale dei poteri di autotutela, con una adeguata ponderazione comparativa che tenga conto anche dell'interesse dei destinatari dell'atto al mantenimento delle posizioni consolidatesi e dell'affidamento da essi riposto nel comportamento seguito dall'amministrazione. 2. Nell'esercizio del potere di annullamento d'ufficio, l'amministrazione deve procedere non solo a una puntuale ricostruzione della posizione di interesse del destinatario così come essa si connota anche per effetto di quanto permesso con il provvedimento ritenuto illegittimo, ma deve altresì valutare la consistenza e la rilevanza dell'interesse pubblico "in concreto", tenendo conto degli effetti dell'affidamento generato nei destinatari e nei controinteressati dal provvedimento ritenuto illegittimo. 3. Il principio del contrarius actus impone che il potere di autotutela debba essere esercitato con le medesime formalità procedimentali seguite per l'adozione dell'atto rimosso, in quanto la funzione amministrativa in tal caso è di contenuto identico, seppure di segno opposto, a quella esplicata in precedenza. 4. Ai fini dell'accoglimento della domanda risarcitoria, non è sufficiente il solo annullamento del provvedimento lesivo, ma è altresì necessaria la prova del danno subito e della sussistenza dell'elemento soggettivo del dolo ovvero della colpa.

Sentenza completa

N. 01990/2013
REG.RIC.

N. 03600/2014 REG.PROV.COLL.

N. 01990/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Bis)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1990 del 2013, integrato da motivi aggiunti, proposto da:
S.r.l. Euroimmobiliare 2003, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentata e difesa dall'avv. Angelo Clarizia, con domicilio eletto presso il medesimo in Roma, via Principessa Clotilde, 2;

contro

Comune di Monte Porzio Catone, in persona del Sindaco p.t., rappresentato e difeso dall'avv. Gabriele Liuzzo, con domicilio eletto presso il medesimo in Roma, via Dora, 2;

nei confronti di

Maria Fausta Roncoroni, Francesco Giovanni Ricci, n.c.;

per l'annullamento

della delibera del Consiglio comu…

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