Cassazione penale Sez. III sentenza n. 14706 del 9 aprile 2008

ECLI:IT:CASS:2008:14706PEN

Massima

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Il giudice, nel valutare l'esigenza cautelare del pericolo di reiterazione del reato ai sensi dell'art. 274, comma 1, lett. c), c.p.p., deve accertare concretamente la probabilità che l'indagato commetta nuovi reati, tenendo conto non solo delle sue specifiche competenze professionali, ma anche delle modalità e circostanze del fatto, dei precedenti penali e giudiziari, nonché di ogni altro elemento indicativo della sua personalità e pericolosità sociale. La sola esperienza dell'indagato nel settore di attività non è sufficiente a giustificare il pericolo di recidiva, essendo necessario un apprezzamento complessivo della sua concreta capacità a delinquere, desumibile da elementi oggettivi e specifici.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ALTIERI Enrico - Presidente

Dott. ONORATO Pierluigi - Consigliere

Dott. TERESI Alfredo - rel. Consigliere

Dott. GRILLO Carlo - Consigliere

Dott. SENSINI ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1. SA. MA. St., nato a (OMESSO) il (OMESSO);

2. PA. Ed., nato a (OMESSO) il (OMESSO);

3. CA. Ma., nato a (OMESSO) il (OMESSO);

avverso l'ordinanza del Tribunale di Venezia in data 23.10.2007 che ha disposto, per l'indagato SA. MA., la misura degli arresti domiciliari in sostituzione di quella della custodia in carcere ed ha confermato la misura degli arresti domiciliar per gli indagati PA. e CA.;

Visti gli atti, l'ordinanza denunciata e il ricorso;

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