Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 39247 del 28 ottobre 2011

ECLI:IT:CASS:2011:39247PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il giudice di merito, nel valutare la sussistenza dell'elemento soggettivo del reato associativo, è tenuto a verificare la presenza di un effettivo collegamento tra la posizione dell'indagato e l'organizzazione criminale, non potendo desumere tale elemento dalla mera cessione di stupefacenti a titolo personale, in assenza di riscontri investigativi che dimostrino il concreto inserimento dell'indagato nell'associazione e la condivisione del programma criminoso. Pertanto, l'acquirente abituale di droga, che agisca per lucrare il supero del prezzo pagato, senza condividere il programma dell'organizzazione, non può essere ritenuto compartecipe del reato associativo, in assenza di elementi che comprovino il suo effettivo inserimento nell'associazione e la sua adesione al programma criminoso comune.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GARRIBBA Tito - Presidente

Dott. SERPICO Francesc - rel. Consigliere

Dott. GRAMENDOLA Francesco Pao - Consigliere

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Consigliere

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PMT PRESSO TRIBUNALE DI CATANZARO;

nei confronti di:

1) CA. GA. N. IL (OMESSO) C/;

avverso l'ordinanza n. 281/2011 TRIB. LIBERTA' di CATANZARO, del 22/02/2011;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. FRANCESCO SERPICO;

lette/sentite le conclusioni del PG Dott. M.G. FODARONI intese all'inammissibilita' del ricorso;

Udito il difensore avv. S. CAVARRETTA che si associa.

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.