Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Salerno sentenza n. 1900 del 2015

ECLI:IT:TARSA:2015:1900SENT

Massima

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La presentazione di un'istanza di permesso di costruire in sanatoria per opere edilizie abusive, entro il termine di 90 giorni dall'ingiunzione di demolizione, determina la sopravvenuta carenza di interesse del ricorrente e l'improcedibilità del ricorso proposto contro il provvedimento repressivo, in assenza di una nuova determinazione dell'amministrazione a seguito della definizione negativa della suddetta istanza di sanatoria. Ciò in quanto, secondo il prevalente orientamento giurisprudenziale, l'attivazione del procedimento di sanatoria comporta l'inefficacia dell'ordinanza di demolizione e il conseguente potere-dovere dell'amministrazione di emettere un nuovo provvedimento all'esito della definizione della richiesta di permesso in sanatoria. Pertanto, in tali casi, il ricorso proposto avverso l'originaria ordinanza di demolizione deve essere dichiarato improcedibile, in assenza di una nuova determinazione amministrativa, senza che ciò comporti alcun accertamento sulla fondatezza della pretesa azionata, con conseguente compensazione delle spese di lite.

Sentenza completa

N. 01766/2014
REG.RIC.

N. 01900/2015 REG.PROV.COLL.

N. 01766/2014 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

sezione staccata di Salerno (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1766 del 2014, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dagli avv.ti ((omissis)), ((omissis)), con domicilio eletto in Salerno, via Piave, 1 c/o Criscuolo;

contro

Comune di Angri in persona del Sindaco
p.t
.;

per l'annullamento

dell'ordinanza di demolizione di opere edilizie abusive n. 17448 del 9 giugno 2014

Visti il ricorso e i relativi allegati;

Viste le memorie difensive;

Visti tutti gli atti della causa;

Relatore nell'udienza pubblica del giorno 25 giugno 2015 la dott.ssa ((omissis)) e uditi per l…

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