Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza breve n. 2062 del 2013

ECLI:IT:TARNA:2013:2062SENB

Massima

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L'amministrazione comunale può legittimamente esercitare i poteri di autotutela esecutiva per recuperare il possesso di un alloggio di servizio appartenente al patrimonio indisponibile del Comune, occupato sine titulo dagli eredi del precedente assegnatario, in quanto la concessione dell'alloggio è strettamente correlata all'espletamento di un pubblico servizio e cessa con la cessazione del rapporto di servizio, senza che sia necessaria una valutazione comparativa degli interessi in conflitto. Infatti, l'esercizio dell'autotutela esecutiva, a differenza dell'autotutela decisoria, non richiede una ponderazione degli interessi, essendo sufficiente la mera circostanza dell'occupazione sine titulo del bene pubblico per giustificare il ricorso a tali poteri, volti al ripristino della legalità e alla destinazione del cespite alle sue finalità istituzionali. Pertanto, l'amministrazione non è tenuta a motivare in ordine alla comparazione dell'interesse pubblico con quello del privato occupante, essendo l'atto di sgombero sufficientemente motivato in relazione ai presupposti di fatto e di diritto, ovvero la cessazione del rapporto di servizio e la conseguente occupazione sine titulo dell'alloggio da parte degli eredi dell'ex assegnatario. Inoltre, la circostanza che l'immobile non sia più concretamente utilizzato per le finalità di pubblico servizio da lungo tempo non incide sulla sua qualificazione come bene patrimoniale indisponibile, in quanto tale destinazione deve precedere e non coincidere con l'occupazione sine titulo da parte del privato.

Sentenza completa

N. 00627/2013
REG.RIC.

N. 02062/2013 REG.PROV.COLL.

N. 00627/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Settima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 627 del 2013, proposto da:
Giuseppina Bosso, rappresentata e difesa dall'avv. Antonio Messina, con domicilio eletto presso il medesimo in Napoli, viale Gramsci n. 19;

contro

Comune di Napoli, in persona del sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dagli avv. Bruno Ricci, Giuseppe Dardo, Barbara Accattatis Chalons D'Oranges, Antonio Andreottola, Eleonora Carpentieri, Bruno Crimaldi, Annalisa Cuomo, Anna Ivana Furnari, Giacomo Pizza, Anna Pulcini, Gabriele Romano, domiciliati in Napoli, piazza Municipio, presso Avvocatura municipale, p.zzo San Giacomo;

per …

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