Cassazione penale Sez. V sentenza n. 20026 del 11 maggio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:20026PEN

Massima

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Il giudice di merito, nel valutare la credibilità soggettiva e l'attendibilità intrinseca delle dichiarazioni della persona offesa costituita parte civile, deve effettuare un esame penetrante e rigoroso, verificandone la coerenza e la compatibilità con gli altri elementi probatori acquisiti, senza che la mera esistenza di contrasti testimoniali o di sporadiche reazioni emotive della vittima possano inficiarne l'affidabilità, ove tali elementi siano ritenuti compatibili con il complessivo vissuto di vessazione e sopraffazione patito. Nell'ipotesi di atti persecutori commessi nei confronti dell'ex convivente, l'attendibilità delle dichiarazioni della persona offesa non è inficiata dalla circostanza che, nel corso del periodo di vessazione, vi siano stati momenti transitori di attenuazione del malessere in cui la vittima abbia ripristinato il dialogo con il persecutore. Nell'applicazione della recidiva facoltativa, il giudice deve verificare, oltre il mero riscontro formale dell'esistenza di precedenti penali, se la reiterazione dell'illecito sia effettivo sintomo di pericolosità, considerando la natura dei reati, il tipo di devianza che indicano, la qualità dei comportamenti, il livello di offensività delle condotte, la distanza temporale e il loro livello di omogeneità, l'eventuale occasionalità della ricaduta e ogni altro possibile sintomo della personalità del reo e del suo grado di colpevolezza. L'aumento di pena per la recidiva reiterata, ai sensi dell'art. 99, comma 4, c.p., non può superare la misura della metà della pena base, in assenza di una contestazione della recidiva aggravata di cui al comma 2 del medesimo articolo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE MARZO Giuseppe - Presidente

Dott. MASINI Tiziano - rel. Consigliere

Dott. CUOCO Michele - Consigliere

Dott. BIFULCO Daniela - Consigliere

Dott. GIORDANO Rosaria - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 08/04/2022 della CORTE APPELLO di POTENZA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. TIZIANO MASINI.
RITENUTO IN FATTO
1. La sentenza impugnata e' della Corte d'appello di Potenza del 8 aprile 2022, che ha confermato la sentenza del tribunale di Matera del 7 gennaio 2020, che aveva condannato (OMISSIS) alle pene di legge per i delitti di cui agli articoli 1.1. 612-bis c.p…

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