Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 10016 del 5 marzo 2009

ECLI:IT:CASS:2009:10016PEN

Massima

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Il reato associativo di cui all'art. 74 del D.P.R. n. 309/1990 si configura quando vi sia un vincolo stabile tra i sodali, una suddivisione dei ruoli e l'utilizzo comune delle risorse per il traffico di sostanze stupefacenti, anche in assenza di una struttura articolata, purché vi sia un programma criminoso indefinito e una organizzazione semplice ma duratura. Ai fini della sussistenza del pericolo di recidiva, è sufficiente l'accertamento di un'intensa e reiterata attività illecita, che dimostri la dedizione stabile dell'indagato al traffico di stupefacenti, senza che assuma rilievo determinante il mero decorso del tempo tra i fatti e l'adozione della misura cautelare.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RIZZO Aldo - Presidente

Dott. LICARI Carlo - Consigliere

Dott. MASSAFRA Umberto - Consigliere

Dott. BLAIOTTA ((omissis)) - Consigliere

Dott. PICCIALLI Patrizia - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) CO. GI. N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 28/08/2008 TRIB. LIBERTA' di REGGIO CALABRIA;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. BLAIOTTA ROCCO MARCO;

lette/sentite le conclusioni del P.G. Dr. Galasso che ha chiesto l'annullamento con rinvio limitatamente alla statuizione pertinente al reato di cui al Decreto del Presidente della Repubblica n. 309 del 1990 articolo 74;

udito il d…

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