Cassazione penale Sez. V sentenza n. 16956 del 4 maggio 2010

ECLI:IT:CASS:2010:16956PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il furto di oggetti custoditi all'interno di un'autovettura, anche se non costituenti la normale dotazione del veicolo, è aggravato dalla circostanza dell'esposizione alla pubblica fede quando il loro asporto comporti un concreto disagio per il possessore in relazione alla breve durata dell'allontanamento dal veicolo, in quanto tali oggetti, per la loro natura, non sono ordinariamente trasportabili e devono essere lasciati all'interno dell'autovettura, esponendoli così alla pubblica fede. Tale aggravante comporta la procedibilità d'ufficio del reato di furto, a prescindere dalla presentazione di querela da parte del proprietario del veicolo. Il principio di diritto affermato dalla Corte di Cassazione si fonda sulla tutela della pubblica fede e sulla necessità di garantire la sicurezza dei beni custoditi all'interno dei veicoli, anche quando si tratti di oggetti non strettamente pertinenti al mezzo, ma comunque non facilmente asportabili durante una breve assenza del proprietario. La valutazione della sussistenza dell'aggravante deve essere effettuata in concreto, tenendo conto della natura degli oggetti sottratti, della loro collocazione all'interno del veicolo e della durata dell'allontanamento del possessore, al fine di accertare l'effettiva esposizione alla pubblica fede e il conseguente disagio per il proprietario nel recuperarli.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FERRUA Giuliana - Presidente

Dott. CARROZZA Arturo - rel. Consigliere

Dott. MARASCA Gennaro - Consigliere

Dott. NAPPI Aniello - Consigliere

Dott. SCALERA Vito - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) AL. MA. , N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 148/2007 CORTE APPELLO di ROMA, del 08/10/2008;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 09/02/2010 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ARTURO CARROZZA;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)), che conclude per l'inammissibilita' del ricorso.

FATTO E DIRITTO

1.- La Corte di Appello di Roma…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.