Cassazione penale Sez. I sentenza n. 25994 del 22 giugno 2009

ECLI:IT:CASS:2009:25994PEN

Massima

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Il reato di cui all'art. 20-bis, comma 2, della Legge n. 110 del 1975 si perfeziona per il solo fatto che l'agente non abbia adottato le cautele necessarie, secondo ordinaria diligenza e alla stregua dei dati conosciuti, per evitare che soggetti indicati dalla norma (minori, incapaci, tossicodipendenti, etc.) giungano in possesso delle armi. Pertanto, il giudice chiamato a valutare il fumus del reato in sede cautelare non può limitarsi a verificare la mera astratta configurabilità del reato, ma deve esaminare anche le concrete modalità di custodia e conservazione delle armi, senza rinviare tale valutazione alla fase di cognizione del processo. L'imposizione del vincolo cautelare non può essere rimessa alle insindacabili scelte dell'organo dell'accusa, ma deve trovare una sufficiente base giustificativa nella valutazione del giudice in ordine al pericolo concreto derivante dalla mancata adozione delle cautele necessarie.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FAZZIOLI Edoardo - Presidente

Dott. SIOTTO ((omissis)) - Consigliere

Dott. BONITO Francesco M. - Consigliere

Dott. BRICCHETTI Renato - Consigliere

Dott. BARBARISI Maurizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) CO. CA. N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 02/02/2009 TRIB. LIBERTA' di MESSINA;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. SIOTTO ((omissis))NA;

sentite le conclusioni del P.G. Dr. Iacoviello F.M. che ha chiesto l'annullamento c.r. limitatamente alle armi dell'ordinanza impugnata ed il rigetto nel resto del ricorso;

sentito il difensore avv. (Ndr: testo originale non comprensibile) ((omis…

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