Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Catania sentenza n. 2112 del 2013

ECLI:IT:TARCT:2013:2112SENT

Massima

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Il Piano Paesaggistico, adottato dalla Regione in assenza di apposite norme regionali di attuazione previste dall'art. 144 del d.lgs. n. 42/2004, è legittimo in quanto il procedimento di adozione è stato svolto nel rispetto del principio di riserva di legge di cui all'art. 97 Cost., applicando in via analogica le norme procedimentali previste per la dichiarazione di notevole interesse pubblico e per l'individuazione delle bellezze di insieme, integrate con le disposizioni generali sulla partecipazione di cui alla legge n. 241/1990. La mancata emanazione delle norme regionali di cui all'art. 144 non determina la violazione del principio di sussidiarietà verticale di cui all'art. 118 Cost., in quanto la funzione di pianificazione paesaggistica spetta allo Stato e alle Regioni, non ai Comuni. La partecipazione dei Comuni al procedimento di adozione del Piano Paesaggistico, pur essendo necessaria e doverosa, non assume la forma del concerto o dell'atto complesso, ma si configura come un apporto istruttorio e collaborativo, non decisorio, finalizzato a garantire il coordinamento con la pianificazione urbanistica comunale e a consentire la rappresentazione di interessi locali, senza tuttavia determinare una codecisione. Il Piano Paesaggistico, in quanto finalizzato alla tutela e valorizzazione del paesaggio, non è soggetto a valutazione ambientale strategica ai sensi del d.lgs. n. 152/2006, in quanto non determina impatti significativi sull'ambiente, limitandosi a dettare prescrizioni per un uso del territorio compatibile con i valori paesaggistici, senza incidere sugli altri profili ambientali. Analogamente, non è necessaria la valutazione di incidenza di cui al d.p.r. n. 357/1997, in quanto il Piano Paesaggistico, per sua stessa natura, è volto ad evitare effetti negativi sui siti di importanza comunitaria, sulle zone speciali di conservazione e sui proposti siti di importanza comunitaria. L'adozione del Piano Paesaggistico spetta all'Assessore competente in materia, in quanto atto di indirizzo politico-amministrativo, e non al dirigente, in quanto incide sull'esercizio dell'intera attività amministrativa regionale in ambito paesaggistico. Infine, le prescrizioni del Piano Paesaggistico relative agli interventi già autorizzati prima della sua adozione trovano applicazione immediata, in deroga al principio di irretroattività della legge, in virtù di quanto previsto dall'art. 143, nono comma, del d.lgs. n. 42/2004.

Sentenza completa

N. 00892/2012
REG.RIC.

N. 02112/2013 REG.PROV.COLL.

N. 00892/2012 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

sezione staccata di Catania (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 892 del 2012, proposto da:
Comune di Ferla, in persona del Sindaco pro-tempore, rappresentato e difeso dall’Avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso lo stesso, in Catania, Via V. Giuffrida 37;

contro

- ((omissis))na, in persona del Presidente pro-tempore, ed Assessorato regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Sicilia, in persona dell’Assessore pro-tempore, rappresentati e difesi dall’Avvocatura Distrettuale dello Stato di Catania, domiciliataria in Catania, Via Vecchia Ognina 149;
- Comune di Siracusa, non costituito in giudizio;

per l’annullamento

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