Cassazione penale Sez. I sentenza n. 51460 del 19 dicembre 2013

ECLI:IT:CASS:2013:51460PEN

Massima

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Il terzo acquirente di un bene oggetto di confisca penale, pur vantando un titolo di credito anteriore al sequestro, non può invocare la propria buona fede e l'inconsapevole affidamento sulla regolarità della propria posizione se, alla luce delle evidenti difficoltà economiche del soggetto cui erano stati concessi i finanziamenti e del procedimento per usura a suo carico, era a conoscenza o avrebbe dovuto essere a conoscenza della provenienza illecita del bene. In tali casi, il principio di prevalenza dell'interesse pubblico alla confisca dei beni di provenienza illecita prevale sull'interesse del terzo, il cui diritto di credito non può essere tutelato in sede di esecuzione della confisca. Ciò in quanto la disciplina della confisca di prevenzione, volta a sottrarre alla criminalità organizzata i beni acquisiti illecitamente, costituisce un limite legittimo al diritto di proprietà e di credito del terzo, il quale non può invocare la propria buona fede e l'inconsapevole affidamento sulla regolarità della propria posizione quando, dalle circostanze del caso concreto, risulti che egli era o avrebbe dovuto essere a conoscenza della provenienza illecita del bene.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZAMPETTI Umberto - Presidente

Dott. CAIAZZO ((omissis)) - Consigliere

Dott. ROMBOLA' Marcello - rel. Consigliere

Dott. TARDIO Angela - Consigliere

Dott. CASSANO Margherita - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) SPA;

avverso l'ordinanza n. 65/2011 TRIBUNALE di NAPOLI, del 26/02/2013;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ROMBOLA' MARCELLO;

lette le conclusioni del PG Dott. VOLPE Giuseppe, che ha chiesto la qualificazione del ricorso come opposizione e la trasmissione degli atti al Giudice di merito.

RITENUTO IN FATTO

Con ordinanza 26/2/13 il Tribunale di Napoli, giudice dell'esecuzione in materia di prevenzione, rigetta…

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