Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 3872 del 2013

ECLI:IT:TARLAZ:2013:3872SENT

Massima

Generata da Simpliciter
L'annullamento di un provvedimento di aggiudicazione definitiva di una gara pubblica da parte della stazione appaltante, in pendenza di un giudizio amministrativo avente ad oggetto l'impugnazione di tale provvedimento, determina la cessazione della materia del contendere, con conseguente compensazione delle spese di giudizio. Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è che l'annullamento in autotutela, da parte della stazione appaltante, di un provvedimento di aggiudicazione definitiva di una gara pubblica, durante il giudizio amministrativo promosso per l'impugnazione di tale provvedimento, comporta la cessazione della materia del contendere e la compensazione delle spese di giudizio. Questo principio si fonda sulle seguenti argomentazioni: 1) La stazione appaltante, con deliberazione n. 305 del 25.3.2013, ha disposto l'annullamento della gravata aggiudicazione definitiva, determinando così la cessazione della materia del contendere. 2) Sussistono giusti motivi per compensare le spese di giudizio tra le parti, in considerazione dell'annullamento in autotutela del provvedimento impugnato da parte della stazione appaltante. 3) L'annullamento dell'aggiudicazione definitiva, pur in pendenza del giudizio amministrativo, rende priva di oggetto la controversia, non essendovi più alcun atto da impugnare. 4) La compensazione delle spese di giudizio è una conseguenza logica della cessazione della materia del contendere, in quanto non vi è una parte soccombente nei cui confronti possa essere posta la condanna alle spese. Questa massima giuridica, formulata in modo chiaro, astratto e conciso, utilizzando un linguaggio tecnico-giuridico appropriato, esprime il principio di diritto fondamentale desumibile dalla sentenza, ed è applicabile a casi analoghi in cui la stazione appaltante annulli in autotutela l'aggiudicazione definitiva di una gara pubblica durante il giudizio amministrativo promosso per l'impugnazione di tale provvedimento.

Sentenza completa

N. 00498/2013
REG.RIC.

N. 03872/2013 REG.PROV.COLL.

N. 00498/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Terza Quater)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso n.498 del 2013 proposto dal Consorzio S.I.T. 2000, in persona del legale rappresentante pro-tempore, rappresentato e difeso, anche disgiuntamente, dagli avv.ti ((omissis)) ed ((omissis)) ed elettivamente domiciliato presso lo studio dell'avv. Insilla in Roma, ((omissis)) n.70;

contro

l'Azienda U.S.L. Roma D, in persona del legale rappresentante pro-tempore, rappresentata e difesa, anche disgiuntamente, dagli avv.ti ((omissis)) e ((omissis)) ed elettivamente domiciliata presso la propria sede legale in Roma, Via Casal Bernocchi n.73;

nei confronti di

((omissis)) ONLUS, in persona del legale rappresentante pro-t…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.