La normativa regionale che disciplina l'autorizzazione alla distribuzione di carburanti, prevedendo la revoca dell'autorizzazione in caso di sospensione dell'attività per un periodo superiore a un anno, salvo i casi di comprovati impedimenti, persegue una finalità pro-concorrenziale, volta a impedire che singoli impianti restino chiusi per un tempo eccessivamente lungo, a detrimento dell'offerta e della concorrenza sul mercato. Pertanto, l'amministrazione comunale, nell'esercizio del potere di revoca, gode di un margine di discrezionalità nel valutare se la prolungata sospensione dell'attività sia giustificata, al fine di consentire una riapertura competitiva dell'impianto, senza che il titolare di un impianto concorrente possa pretendere l'automatica revoca dell'autorizzazione dell'impianto chiuso, laddove ciò risulti in contrasto con la ratio legis e l'interesse pubblico sotteso alla normativa. Inoltre, il titolare di un impianto concorrente non può invocare la violazione della normativa regionale a proprio vantaggio, quando abbia tratto beneficio dalla prolungata chiusura dell'impianto limitrofo, essendo tale situazione in evidente conflitto con la finalità pro-concorrenziale della disciplina invocata.