Cassazione penale Sez. V sentenza n. 34527 del 20 luglio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:34527PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza, ai fini dell'applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, può essere desunta da plurimi e concordanti elementi indiziari, quali la telefonata effettuata dall'indagato agli autori materiali dell'aggressione durante il trasporto della vittima, il fatto che la vittima sia stata condotta al cospetto dell'indagato, il quale ha chiesto ai concorrenti di scavare una fossa per seppellirla, e il movente dell'aggressione, individuato nel fatto che la vittima si era resa responsabile di un furto ai danni dell'indagato. Tali elementi, valutati nel loro complesso, possono fondare un quadro indiziario grave e preciso, idoneo a giustificare l'applicazione della misura cautelare, senza che rilevi la prospettazione di una diversa e, per l'indagato, più adeguata valutazione delle risultanze delle indagini. Inoltre, il pericolo concreto e attuale di reiterazione del reato può essere desunto dalle modalità e circostanze del fatto, in quanto la condotta tenuta in occasione del reato costituisce un elemento specifico significativo per valutare la personalità dell'agente e la sua capacità a delinquere, a prescindere dalla riconosciuta esistenza di occasioni prossime favorevoli alla commissione di nuovi reati della stessa specie.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PALLA Stefano - Presidente

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. SCORDAMAGLIA Irene - Consigliere

Dott. MOROSINI E. M. - rel. Consigliere

Dott. RICCARDI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 10/04/2018 del TRIBUNALE di CATANIA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. Elisabetta Maria Morosini;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. Perla Lori, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso;
udito il difensore, avv. (OMISSIS), che ha concluso chiedendo l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Co…

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