Cassazione penale Sez. II sentenza n. 31712 del 11 luglio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:31712PEN

Massima

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Il reato di estorsione in concorso continuata aggravata si configura quando più soggetti, in maniera coordinata e con ruoli distinti, pongono in essere condotte di minaccia o violenza al fine di costringere la vittima a consegnare una somma di denaro, anche se tale somma risulta inferiore a quella inizialmente pretesa. La valutazione della credibilità e attendibilità della persona offesa, effettuata dal giudice di merito sulla base di un complessivo esame degli elementi di prova, è insindacabile in sede di legittimità, salvo che non risulti manifestamente illogica o contraddittoria. Il reato di esercizio arbitrario delle proprie ragioni non è configurabile quando la condotta di violenza o minaccia è posta in essere da un soggetto diverso dal titolare del preteso diritto, neppure qualora questi agisca su mandato o in qualità di negotiorum gestor del creditore. La recidiva, anche se relativa a reati condonati, costituisce un'aggravante ad effetto speciale che il giudice deve necessariamente considerare nella determinazione della pena, senza che assuma rilievo l'esclusione di altre circostanze aggravanti. Il diniego delle circostanze attenuanti generiche è adeguatamente motivato quando il giudice faccia riferimento agli elementi ritenuti decisivi, come la gravità della condotta e i precedenti penali dell'imputato, senza necessità di esaminare tutti gli elementi favorevoli o sfavorevoli dedotti dalle parti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GALLO Domenico - Presidente

Dott. BORSELLINO ((omissis)) - Consigliere

Dott. BELTRANI Sergio - Consigliere

Dott. TUTINELLI Vincenzo - rel. Consigliere

Dott. MONACO ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto nell'interesse di:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza 27 giugno 2017 della Corte di appello di Catania;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione della causa fatta dal Consigliere dott. ((omissis));
sentite le conclusioni del Pubblico Ministero, nella persona del Sostituto Procuratore Generale dott. ((omissis)), che ha chiesto dichiararsi il rigetto del ricorso.
RITENU…

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