Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Palermo sentenza n. 1722 del 2018

ECLI:IT:TARPA:2018:1722SENT

Massima

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Il ricorso giurisdizionale diviene improcedibile per sopravvenuto difetto di interesse della parte ricorrente, la quale abbia espressamente rinunciato alla prosecuzione del giudizio. In tal caso, il giudice amministrativo è tenuto a dichiarare l'improcedibilità del ricorso, compensando le spese di lite tra le parti. Tale principio trova applicazione ogniqualvolta la parte ricorrente perda l'interesse originario all'annullamento dell'atto impugnato, ad esempio per sopravvenuta cessazione della materia del contendere o per rinuncia espressa al ricorso. In tali ipotesi, il giudice non può entrare nel merito della controversia, ma deve limitarsi a prendere atto della carenza di interesse e dichiarare l'improcedibilità del ricorso, senza pronunciarsi sulla legittimità o meno dell'atto impugnato. La declaratoria di improcedibilità per difetto di interesse è infatti una pronuncia di rito, che non implica alcuna valutazione nel merito della questione sottoposta al suo esame. Essa si fonda sul principio per cui l'azione giurisdizionale deve essere diretta alla tutela di un interesse concreto ed attuale della parte ricorrente, venendo meno la ragione stessa del processo qualora tale interesse venga meno nel corso del giudizio. In tal caso, il giudice non può che prendere atto della sopravvenuta carenza di interesse e dichiarare l'improcedibilità del ricorso, compensando le spese di lite tra le parti in ragione della peculiarità della fattispecie.

Sentenza completa

Pubblicato il 01/08/2018

N. 01722/2018 REG.PROV.COLL.

N. 02570/2006 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2570 del 2006, proposto da
Fondazione Centro Assistenza Sociale Onlus, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio dell’avv. ((omissis)) sito in Palermo, via Versilia n. 1;

contro

Assessorato del Lavoro e della Previdenza Sociale della Regione siciliana, non costituito in giudizio;

per l'annullamento

del D.D.G. n. 378 del 15 settembre 2006, di revoca del finanziamento per lo svolgimento di attività di formazione e lavoro.

Visti il ricorso e i relativi allegati;

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