Cassazione penale Sez. II sentenza n. 24984 del 6 giugno 2013

ECLI:IT:CASS:2013:24984PEN

Massima

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Il metodo mafioso, ai fini dell'applicazione dell'aggravante di cui all'art. 7 del d.l. n. 152 del 1991, non può essere desunto soltanto dalle modalità esecutive del reato, come l'uso di strumenti e il numero di persone coinvolte, ma richiede la prova concreta dell'avvalimento della forza di intimidazione del vincolo associativo e della condizione di assoggettamento e di omertà che ne deriva, in quanto espressione dell'esistenza e della capacità intimidatrice di un'associazione di tipo mafioso, ai sensi dell'art. 416-bis c.p. Pertanto, il giudice deve verificare se l'imputato si sia effettivamente avvalso di tali condizioni nella realizzazione del reato, non essendo sufficiente la mera modalità di esecuzione dello stesso. Inoltre, ove sia ritenuta la sussistenza dell'aggravante, il giudice deve riesaminare anche il quadro delle esigenze cautelari e il principio di adeguatezza della misura, alla luce della sentenza n. 57 del 2013 della Corte Costituzionale, che ha dichiarato l'illegittimità costituzionale dell'art. 275, comma 3, secondo periodo, c.p.p., nella parte in cui non prevede la possibilità di applicare misure cautelari diverse dalla custodia in carcere anche quando siano acquisiti elementi specifici, in relazione al caso concreto, dai quali risulti che le esigenze cautelari possono essere soddisfatte con altre misure.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETTI Ciro - Presidente

Dott. IANNELLI Enzo - Consigliere

Dott. MACCHIA A. - rel. Consigliere

Dott. CARRELLI PALOMBI Roberto - Consigliere

Dott. DI MARZIO Fabrizi - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 1591/2012 TRIB. LIBERTA' di NAPOLI, del 07/11/2012;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. MACCHIA ALBERTO;

sentite le conclusioni del PG Dott. D'ANGELO Giovanni, che ha chiesto l'annullamento senza rinvio limitatamente alla Legge n. 303 del 1991, articolo 7, rigetto nel resto.

Udito il difensore Avv. (OMISSIS), che si riporta al ricorso.

OSSERVA

Con ordinanza del 7 novemb…

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