Tribunale Amministrativo Regionale Puglia - Lecce sentenza n. 774 del 2012

ECLI:IT:TARLE:2012:774SENT

Massima

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La massima giuridica che può essere estratta dalla sentenza è la seguente: La precarietà di un manufatto, ai fini dell'esclusione della necessità del rilascio del titolo edilizio, non dipende dalla sua più o meno agevole amovibilità, bensì dalla sua oggettiva e intrinseca destinazione a soddisfare esigenze contingenti e temporanee, con caratteristiche costruttive di ridotte dimensioni, a prescindere dalla temporaneità della destinazione soggettivamente impressa dal costruttore. Pertanto, opere che realizzano una trasformazione urbanistico-edilizia del territorio, con perdurante modifica dello stato dei luoghi, non possono essere considerate manufatti amovibili, anche in assenza di opere murarie, essendo necessario il previo rilascio del permesso di costruire. L'ordine di demolizione di tali opere abusive, realizzate in assenza del prescritto titolo edilizio e in area sottoposta a vincolo paesaggistico, risulta pertanto legittimo.

Sentenza completa

N. 00030/2007
REG.RIC.

N. 00774/2012 REG.PROV.COLL.

N. 00030/2007 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia

Lecce - Sezione Terza

ha pronunciato la presente

SENTENZA

Sul ricorso n. 30 del 2007, proposto da:
- -OMISSIS-, rappresentato e difeso dall’Avv. Cosimo Romano, con domicilio ex art. 25 c.p.a. presso la Segreteria del T.a.r., in Lecce alla via Rubichi 23;

contro

- il Comune di Statte, non costituito;

per l’annullamento

- dell’ordinanza di demolizione in data 12 ottobre 2006, prot. n. 16060/06, del Responsabile del Servizio Governo del Territorio del Comune di Statte.

Visto il ricorso.

Visti gli atti della causa.

Relatore all’udienza pubblica del 15 febbraio 2012 il Cons. Ettore Manca e udito l’Avv.-OMISSIS- in sostituzione dell’Avv. Romano.

Osservato …

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